un breve ricordo

07.08.2012 - Blog
"piacere sono Fausto M. ho ottantasette anni, non so se tra qualche anno ci sarò."

la sua compostezza mi ha decisamente spiazzata.
ho conosciuto Fausto un sabato pomeriggio d'agosto, al mare sulla costa Adriatica. è un uomo anziano in buona salute, riservato, gli occhi blu pudichi, le mani molto grandi ed un sorriso difficile. adora il gelato ma ha sempre freddo.
non è sposato né ha avuto figli, Valentina gli fa compagnia per le vacanze. lui le chiede spesso dove sono i suoi occhiali, dove i vestiti, se c'è abbastanza cibo al ristorante. ci raccomanda di non fare il bagno nel mare della costa Jugoslava ché è piena di pescecani.
Faustino è affetto dal morbo di Alzheimer, un deterioramento cognitivo cronico progressivo.
mi ha detto di aver girato quasi tutto il mondo, tranne l'Australia ed il Giappone, anche se non ricorda più come parlare le lingue. con fermezza afferma che il Polo Nord e il Polo Sud sono i posti più belli da visitare.
durante le nostre chiacchiere mi ha fatto notare tutte, ma proprio tutte, le barche all'orizzonte e qualche aereo che sporadicamente passava sulle nostre teste.
quando l'ho lasciato per tornare a casa mi ha chiesto se ci saremmo rivisti, oppure no.

se è vero che i ricordi sono soggettivi e discutibili, lo è altrettanto la struttura che li accoglie, la memoria.
la storia personale di ogni individuo, l'interezza di una vita, è l'eredità affettiva che lasciamo ai posteri, oppure no.
siamo davvero tutti testimoni?

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